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UN’ALTRA ESTATE

Scritto da Marirosa Tomaselli

Eccoci qui, anche luglio è cominciato, le elezioni comunali sono ormai alle spalle, è tempo di tirare i remi in barca ed aspettare. San severo si appresta a vivere un’altra estate, e il sole, illuminerà e riscalderà le vie cittadine. Ultimamente, tutto sembra avere un sapore diverso. Anche le stagioni, ma probabilmente, questa non è una peculiarità di San Severo, ma si riscontra un po’ ovunque, sia per il clima, che è cambiato, sia per certi avvenimenti, che lasciano un po’ l’amaro in bocca, e impediscono di assaporare i momenti fino in fondo.
In generale, quel che si conosce, ha un volto rassicurante, il più delle volte, ma non sempre è così, e possono nascondersi delle insidie che in realtà non ci si aspetterebbe, perché alcune volte anche il conosciuto riserva delle sorprese. Qualche volta in bene, qualche volta in male. Positivo? Negativo? Solo il tempo, saprà rispondere. E così mentre l’estate cittadina si preannuncia afosa e soffocante, la nuova amministrazione, comincia a muore i primi passi. E come dicevo, è tempo di aspettare. Ormai tutto si ferma, chiudono le scuole, gli uffici, ed è tempo di vacanza, per chi può permetterselo. Non è ancora tempo di bilanci, e neanche di osservazioni, è semplicemente il tempo di tirare un sospiro e stare a guardare.
Come sarà quest’estate cittadina? Forse qualche evento la renderà meno tediosa, e più sopportabile, sicuramente i problemi irrisolti, busseranno alla porta e fanno compagnia a quanti non partiranno. In fondo tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi. E i “nodi” di San Severo non faranno eccezione. Certo, come dicevo, siamo in un momento particolare, perché quando si ricomincia qualcosa, c’è sempre un periodo di assestamento, ed è proprio quel periodo che sta vivendo la città, adesso. Però c’è un tempo per le parole, ed un tempo per i fatti. Entrambi hanno un ruolo fondamentale, e servono, ma il secondo, indubbiamente, ha un peso e un valore maggiore del primo. Ed è proprio questo secondo tempo, che San Severo sta aspettando, con tutte le sue forze. Indubbiamente, qualche passo, in qualche direzione, in passato è stato mosso, anche se un po’ incerto, ma l’incognita più grande è la strada che sarà presa in futuro. E forse, è l’interrogativo, che spaventa, di più la città in questo particolare periodo storico. In fin dei conti, un altro adagio, scusatemi, ma qualche volta anche i proverbi servono, recitava. “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quello che lascia, ma non quello che trova”. Però penso che qualche volta, bisognerebbe osare, andare oltre, trovare il coraggio di sperimentare, non buttarsi alla cieca, in una direzione del tutto sconosciuta, ma tentare un approccio differente, altrimenti tutto finisce in stallo, e non ha senso lamentarsi, se non si vuole cambiare le cose. Ma tornando a San Severo, una strada, dovrà pur percorrerla, e quindi gli interrogativi fioccano. Sarà la stessa? Ci sarà un cambio di rotta? L’augurio, certamente è quello che si intraprenda quella giusta, o almeno la migliore, non la più facile, ma la più praticabile, e che non conduca in un vicolo cieco.
Purtroppo da un po’ di tempo San Severo ha preso a correre, una folla corsa, verso un non meglio precisato progresso, spesso condotta un po’ alla cieca, e ciò ha comportato come conseguenza, che molte attività, ma anche realtà locali, ne hanno risentito, restituendoci, un’immagine di San Severo che non le somiglia, e non le rende né merito né giustizia.
È una città ricca di cultura, di storia, di vita, o almeno lo è sempre stata, ma tutto il buono, non è facile da vedere se viene spesso, messo in ombra. E se davvero la cultura, è importante, non sarebbe altrettanto importante darle il modo di svilupparsi, di esistere? E una città, trascurata, non può certo fare da ponte verso la cultura, anzi rischia solo di oscurarla.
E con l’augurio che prima o poi, la strada migliore, si riesca a scorgerla, e che sia una strada ponderata e percorsa con determinazione, è tempo di svuotare la mente, e stare alla finestra a guardare, chiedendosi semplicemente, d’ora in poi cosa accadrà?

Circa l'autore

Marirosa Tomaselli

Marirosa Tomaselli, classe 1990, è una giovane scrittrice sanseverese, appassionata anche di teatro e scrittura teatrale, e di disegno. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari, ricevendone riconoscimenti ed ottimi risultati. Da anni si occupa di un suo blog, personale nel quale pubblica i suoi lavori, poesie, racconti, alternati ad alcune sue opere pittoriche.

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