Si intitola Arriveranno gli americani, il nuovo singolo del cantautore pugliese Nazario Tartaglione, che anticipa l’uscita dell’album MUSICA SUD, in calendario per i primi mesi del 2020.
Ballata che racconta l’attesa, la speranza e la fine della guerra, che nell’immaginario collettivo si compiva già con l’arrivo degli americani; sullo sfondo gli occhi, lo sguardo di un bambino, che dominano il brano, come nei versi che aprono il ritornello:
“Arriveranno gli americani, coi carri armati ed i pop corn, e canteranno certe canzoni che adesso non so”.
Ambientata a San Severo, la canzone vuole ricordare il periodo dell’occupazione anglo-americana, che la cittadina ha vissuto dal 1943 al 1946, fondendo la storia e le vicende locali con quelle nazionali, e fissando un punto chiaro nella memoria, da cui ricominciare.
Ho voluto anticipare l’uscita del mio nuovo album MUSICA SUD, con un brano di carattere storico, ricco di forza evocativa sia grazie all’atmosfera musicale propria che al video, perchè credo che San Severo, come la nostra intera provincia, abbia bisogno in questo momento più che mai di ritrovarsi, di ridisegnare il proprio volto, e quindi di ripartire dal passato, da un punto ben preciso del passato” spiega Tartaglione.
E un momento di riordino senz’altro fondamentale per la cittadina e l’Italia intera è stato proprio la fine della Seconda Guerra Mondiale, con tutta la vita che è venuta dopo: la rinascita, la ricostruzione urbana e morale, il boom economico; un segmento della nostra storia che vale la pena ricordare proprio adesso, in cui la memoria sembra offuscarsi.
Dal punto di vista sonoro Arriveranno gli americani propone atmosfere malinconiche ma cariche di luce sin dalle strofe, per aprirsi nel ritornello, toccante ed orecchiabile.
Centrale la chitarra acustica, che guida il brano insieme al pad e ai colori dell’armonica a bocca: qui usata in modo quasi liquido, si fonde alle tinte tenui della composizione, aprendola con una fioritura semplice ma efficace, che ben introduce il senso di rinascita, baricentro della canzone.
Il canto non prende mai il sorpavvento sul testo, rispettando la poesia dei versi e della melodia, e così li accompagna con toni bassi, riverberati dagli alti delle controvoci, disperate e graffianti.
Gli archi nel ritornello e nel finale, lievi e crepuscolari, sembrano planare sul canto, e sui paesaggi del video sospesi nel tempo, struggenti – immagini che contibuiscono a conferire alla canzone anche un fascino cinematografico.
In attesa dell’uscita della raccolta MUSICA SUD, è possibile ascoltare la canzone al
link https://www.facebook.com/musicasudalbum/videos/1681653305303256/
Di seguito il testo
Arriveranno gli americani
Nazario Tartaglione
Il cielo stanotte è un mare di stelle
che viene voglia di volare via
Nella foto mio padre che stringe un fucile
dal fronte non scrive già da un pò…
ma vedrai domai, si vedrai domani…
Arriveranno gli americani
coi carri armati e i pop corn
e canteranno certe canzoni
che adesso non so
Arriveranno gli americani
con il fucile ed il caffè
e balleremo tutti per strada
come Fred Astaire
Il letto stanotte è un cielo stellato
che viene voglia di cadere giù
mia madre che cuce e ascolta la radio
per strada i soldati non marciano più
ma vedrai domani, si vedrai domani…
Arriveranno gli americani
coi carri armati e i pop corn
e canteranno certe canzoni
in stile bebop
Arriveranno gli americani
con il fucile ed il caffè
e balleremo tutti per strada
come Fred Astaire
I bambini in fila indiana
alla mensa del vecchio John
rimediavano frittelle e ciambelle americane
La stazione, i campanili
i tedeschi andati via
dalla campagna gli aeroplani
verso Auschwitz
Arriveranno gli americani
coi carri armati e i pop corn
e canteranno certe canzoni
in stile bebop
Arriveranno gli americani
con il fucile ed il caffè
e balleremo tutti per strada
come Fred Astaire