E’ relativamente semplice intercettare pazienti che hanno disturbi alla propria colonna cervicale, basta osservare la postura del capo e tracciare qualche linea e il gioco è fatto.
Molti dei pazienti con problemi al collo hanno infatti un atteggiamento posturale caratteristico con parallelismo tra la linea occlusale (denti) e quella bipupillare (occhi) e capo in inclinazione laterale destra o sinistra, come la cantante Michielin che vedi in foto.
Dopo aver escluso che si tratti di una semplice posa dettata da motivi estetici e fotografici (come nel caso in foto magari) o che ci siano problemi sensoriali, come ad esempio una riduzione dell’udito, bisogna valutare quale sia il segmento vertebrale che il paziente cerca di”scaricare” variando la sua postura.

Molte delle posture che i pazienti adottano hanno infatti uno scopo antalgico (antidolorifico). Questo è il classico caso in cui l’alterazione posturale è la diretta conseguenza del dolore sperimentato dal paziente; pertanto bisognerà agire a monte desensibilizzando le unità funzionali spinali sintomatiche, attraverso manovre sicure ed indolore, prima che la postura mantenuta in inclinazione laterale vada a sovraccaricare a sua volta altri segmenti spinali e riduca la mobilità generale del collo.
La dimostrazione funzionale fisioterapica sarà l’atto imprescindibile per essere certi che si tratti di un problema al collo; attraverso delle semplici procedure di valutazione si corregge l’atteggiamento posturale e si annota la comparsa dei sintomi come -ad esempio- il senso di pesantezza alle spalle, il mal di testa o il formicolio al braccio e così via.
In seguito si procede a valutare la mobilità e la stabilità dei segmenti spinali e infine ci si approccia al primo trattamento e ad una appropriata rivalutazione di sintomi, segni e postura.
Occorre sottolineare che risolvere questi disturbi in giovane età oltre a garantire un incremento sostanziale della produttività giornaliera (essere liberi dal dolore ci fa concentrare di più sul lavoro e ci fa godere a pieno la vita) offre la garanzia di non rimanere vittime di dolore cervicale cronico durante la vita adulta e la vecchiaia.
Ora che magari ti è chiaro come valutare l’atteggiamento posturale del tuo collo, potrai accedere ai tuoi archivi fotografici Instagram o Facebook per notare da subito qual è l’atteggiamento posturale predominante, che caratterizza la posizione del tuo capo nello spazio.
Come avrai però già capito è essenziale contestualizzare la tua postura nelle circostanze in cui ti trovavi; è probabile però che tu soffra di problemi al collo, se nel 70% delle tue foto assumi posture col capo in flessione laterale.
Raffaele Tafanelli, Fisioterapista iscritto all’ordine