L’Amministrazione Comunale si è rifiutata di integrare il Regolamento della TARI con un articolo per non far pagare per l’anno 2020 i servizi non necessari e rifiuti non prodotti.
Infatti per condizioni indotte dall’emergenza sanitaria siamo stati costretti a chiudere le attività e a restare in casa.
Per una migliore chiarezza riteniamo che le categorie che per effetto delle disposizioni governative sono state chiuse e non avendo prodotto rifiuti non devono pagare sono: le attività imprenditoriali, gli artigiani, i commercianti, le imprese, i professionisti, i mercatali, e tutte le altre attività comunque interessate dai decreti del Presidente del Consiglio.
In effetti la norma dice che la tassa sui rifiuti deve coprire interamente il costo del servizio di raccolta e conferimento, non dice di pagare il servizio che non è stato effettuato, e chiarisce che il Comune può applicare il criterio di “chi inquina paga” secondo il quale chi non produce rifiuti non deve pagare.
Non si tratta di una agevolazione o di una riduzione del tributo dovuto alla benevolenza dell’amministrazione, ma del diritto di non pagare i servizi che non sono stati erogati.
Allo stato attuale il regolamento approvato, come chiarito anche nel comunicato stampa dell’Amministrazione, prevede l’esazione dell’intero tributo pari a quello dello scorso anno e la restituzione del non dovuto come riduzione concessa se e quando arrivano i fondi promessi dal Governo.
Pessimo il comportamento dell’Amministrazione che non solo non si è adoprata per prevedere l’esenzione del tributo non dovuto, ma ha anche rifiutato la proposta dell’opposizione dalle attività che non hanno operato.
Non si può assistere indifferenti al fatto di vedere pagare servizi che non sono stati fatti in questo momento di grave crisi economica.
Ed è vergognoso vedersi imputare il pagamento di somme non dovute e dover lottare per reclamare i propri diritti.
La politica è concepita dal nostro partito come confronto, dialogo, miglioramento continuo.
Il coordinamento cittadino di Forza Italia
Dott. Leonardo di Tullio.