“Gente in cammino” e “Storie del mio paese” i due volumi dell’autore sanseverese
C’è una letteratura intima, che muove dalle trame famigliari, da profili storici riservati e pur di valore sociale, un filone che da sempre dà vita a tante pubblicazioni, alcune delle quali divenute vere e proprie saghe, altre invece pure raccolte di ricordi e di memoria famigliare che si fanno involontariamente cronaca ed eco sociale, contribuendo, come rappresentazione dal basso, ad arricchire il quadro della macrostoria.
E’ questo senz’altro il percorso di Antonio d’Errico Ramirez, sanseverese appassionato di storia e cultura locale, che con il garbo e la discrezione che lo contraddistinguono, lontano da velleità letterarie, ha dato alle stampe i volumi Gente in Cammino – Una storia sanseverese, pubblicato nel 2012 e Storie del mio paese, del 2018.
In entrambi protagonista la famiglia, le origini, l’identità, come i personaggi e le vicende che l’hanno attraversati, ritracciando inevitabilmente il periodo storico in cui si sono svolte, fino a svelarne aspetti inconsueti, inattesi, e spesso disattesi anche dalla cronaca ufficiale, ma sempre arricchendo quella dell’epoca per gettare nuova luce sull’attualità.
“Uno dei motivi che mi hanno spinto a scrivere è stata l’esigenza di rispondere alla domanda sul mio secondo cognome “ Perchè mi chiamo d’Errico Ramirez?”. Una questione che, passata di generazione in generazione, è stata posta anche a me, ormai padre e nonno. E così nasce Gente in cammino, in cui chiarisco l’origine del mio cognome spagnolo” spiega l’autore, che vede tra i suoi antenati, giunti nella nostra terra dalla Spagna a seguito dei Borbone, i Ramirez commercianti di grano, protagonisti nell’ampio mercato del Regno delle Due Sicilie, tanto da rifornire anche la capitale Napoli.
Ad unire le due famiglie, al tramonto del Regno di Francesco II di Borbone, sarà un matrimonio, d’interesse divenuto poi d’amore, come ricorda Antonio.
Insieme alle vicende economiche che legano il territorio alla famiglia d’Errico Ramirez, che vedranno il commercio di grano trasformarsi in ingrosso di alimentari, va ricordato anche il contributo urbanistico che la famiglia diede alla città, con la donazione di parte dei propri terreni per la creazione di strade utili alle attività commerciali e alla viabilità cittadina.
La seconda parte del volume è invece dedicata alla memoria dell’Istituto La Daunia, che offriva al centro agricolo un sistema di servizi tra i più all’avanguardia d’Italia, comprendendo vigilanza notturna e diurna, scorta valori, informazioni, investigazioni, visure e assicurazione, a sostenere la produttività e la vitalità del territorio.
Sullo sfondo di Gente in cammino il tramonto del Regno delle Due Sicilie e il compimento dell’Unità d’Italia, che introduce così un altro personaggio famigliare, protagonista del secondo libro, Storia del mio paese, il bersagliere Michele d’Errico.
Arruolato nell’esercito savoiardo, partecipa alla Terza guerra d’indipendenza italiana, per il Risorgimento, e successivamente, nel 1870, alla Breccia di Porta Pia, con cui si espugnava Roma – gesta per cui è stata chiesta l’intitolazione a San Severo di una via in sua memoria.
Bersagliere apprezzato pure come musicista, Michele riesce non senza fortuna a ritornare sano e salvo dagli avvenimenti militari, ma se da un lato è sostenitore del progetto d’unità nazionale, dall’altro ne avverte insieme alla grandezza, un’autorità violenta, spesso spietata, senz’altro ingiusta, la stessa che ha sostenuto le ragioni del brigantaggio. Ex soldato dell’esercito dell’Italia unita, non riesce a condannare del tutto quelli che l’autore non definirà briganti, ma “Insorgenti”, rivoltosi di fronte alle annose condizioni di povertà e alla nascente Questione Meridionale.
Un autore, Antonio d’Errico Ramirez, sinceramente legato alla propria terra, che continua a ricordare, forse a rimpiangere, anche attraverso le vicende dei suoi cari: la San Severo che fu, operosa e dignitosa pure quando misera, certo una cittadina diversa da quella difficile e sempre più decadente dei nostri giorni.
Presente sul social network Facebook con pagina personale, dove è possibile richiedere informazioni su “Gente in Cammino – Una storia sanseverese” e “Storie del mio paese”, l’autore ringrazia per la collaborazione ai due volumi gli amici e consulenti storici Attilio Littera e Antonio Mucci, insieme alla dottoressa Marianna Iafelice, Direttrice della Biblioteca provinciale dei Cappuccini di San Severo.
Di seguito una video intervista all’autore, in occasione della presentazione di “Storie del mio paese”.
https://www.facebook.com/sanseveroedintorni/videos/618666091817369/