La grande energia del Femminile
L’incontro di culture, pensieri e tradizioni diverse, tipico dei nostri tempi, non può che arricchire il paesaggio culturale e artistico di un territorio, favorendo nuovi incontri e una rinnovata scoperta di sè, anche grazie alla danza, in questo caso a quella orientale olistica, proposta dalla danzatrice Nura Ciardiello, in arte Nura Tarab.
Una disciplina che propone una riscoperta del corpo, dell’energia al femminile e che conduce ad una migliore qualità della vita, del rapporto con sé stessi e con gli altri, in una visione olistica, complessiva della persona. L’ approfondimento nell’intervista che segue.
Che cos’è la danza orientale olistica? E’ una danza che nasce dal connubio tra il teatro danza, l’antiginnastica e la danza classica orientale, quest’ultima conosciuta come danza del ventre, con l’obiettivo di liberare il corpo dalle tensioni, riattivare le energie naturali e il benessere psico-fisico.
Quando danziamo usiamo tutto il nostro sistema energetico, in modo da dare voce a parti inascoltate del nostro corpo. Si interviene così sulle posture sbagliate, nate spesso da stati d’animo di base, come dalle proibizioni che tipicamente si ricevono durante il percorso educativo, e che finiscono con il condizionare le azioni e i pensieri, tanto da contribuire a dare forma rigida al corpo.
La danza ha quindi l’obiettivo di metterti in contatto con te stessa, fino ad accettare il tuo corpo e a prendertene cura. Il rilassamento e il divertimento propri della danza e delle attività di gruppo, porta al benessere, e aumenta fiducia, austima e accettazione. Anche le movenze eleganti, tipiche delle danza orientale, fatte con consapevolezza e grazia portano ad un miglior rapporto con sè stessi.
Quali sono altre caratteristiche di base di questo percorso? Parliamo di un percorso molto naturale, che segue il ritmo del corpo e della natura, con allegria, grazie al lavoro insieme. Si impara ad essere spontanee e a fare squadra. Recita un adagio “Sii la donna che aggiusta la corona di un’altra senza dire al mondo che era storta”.
Impariamo ad entrare in sintonia con l’altra, e a ridurre il giudizio critico, sia su noi stesse che sul prossimo, e danzando insieme condividiamo saperi, gioia, dolori, libertà, felicità. Significativa la danza in cerchio, antica tradizione che celebrava la vita delle nostre mamme, delle nostre nonne.
Sfatiamo qualche stereotipo sulla danza del ventre? La danza del ventre nell’immaginario occidentale è riferita alla seduzione spicciola, da cartolina, ad una femminilità spesa in modo superficiale, come accade da sempre anche in tante, troppe pellicole che hanno contribuito alla creazione di questa distorsione.
Essa è in realtà una danza sacra, rituale, innata e originaria, con cui la donna celebrava nell’antichità la propria felicità e femminilità, la propria energia vitale, riproduttiva – il ventre, cuore della vita. Si arriva così al principio del Femminino Sacro, della Grande Madre, grazie ai simboli di cui la danza del ventre è ricca, che riguardano l’espressione della natura, e riproducono i movimenti dei pianeti, del grano che cresce, del vento… Una danza che rappresenta la vita del femminile, il parto, la nascita, l’amore…
Va ricordato che proprio per questo legame tra il femminile, la natura e la vita, in antichità qualunque rituale, di nascita, matrimonio o morte, era presenziato da una danzatrice, figura di buon auspicio in ogni cerimonia. Una tradizione che in medioriente sopravvive ancora oggi.
A chi è dedicata la danza orientale olistica? È dedicata alle donne, di qualunque età ed anche senza esperienza nella danza. L’importante è desiderare danzare per essere felici. Alcune delle frasi che mi sento dire più spesso sono: io non so danzare, sono un pezzo di legno… Bene, queste sono le mie partecipanti preferite. Danziamo all’incontrario, rispondo io. Partiamo dal difetto, dal disagio per arrivare all’agio. Cosa ti fa male? Il braccio è troppo rigido? E proprio dal braccio si parte per trovare equilibrio energetico, distensione e benessere.
L’insieme di più discipline ti da la possibilità di uscire dal classico rituale della sala da ballo, dove ci sono per lo più schemi rigidi e doveri. Nella danza orientale olistica c’è invece divertimento e liberazione dalle tensioni: si danza nel rispetto del proprio corpo e delle proprie caratteristiche.
Quando la persona incontra se stessa? Dopo qualche mese di danza. Si incomincia a prendere coscienza del corpo, delle energie, e a fare domande per conoscere meglio la disciplina e conoscersi meglio. Inizia a manifestarsi così, nella maggiorparte delle volte, un senso di liberazione dalle tensioni. Avviene con un gesto, o con una maggiore leggerezza in generale, segno dello scioglimento di un piccolo blocco muscolare, di una contrattura fisica, che corrisponde inevitabilmente ad una contrattura mentale. Migliorano allora anche le relazioni, con sè stesse e con gli altri, e va detto che migliora anche la danza.
A mano a mano creatività e gioia si risvegliano, intervenendo pure sullo stile di vita e sulla rigidità di pensiero. Cambia inoltre il rapporto col tempo, si aggiunge lentezza e spazio per sè, per volersi bene. Premesso che viviamo al di fuori dei ritmi naturali, un pò come soldati, sempre con l’orologio al polso, mi piace ricordare un detto africano che recita: “Voi (in occidente) avete l’orologio ma, noi abbiamo il tempo”.
La parola magica è “io ho spazio per me”, per imparare finalmente a dire no e a prendersi cura di sè. La donna impara a rivedere le priorità per cercare un approccio più tranquillo e sostanziale al vissuto, alla quotidianità, riorganizzando anche i tempi e modi del lavoro, esterno e domestico, moderando così il carico eccessivo di cui spesso è oggetto. Ricordiamo sempre che l’amore per gli altri non può essere maggiore di quello per sé stessi, altrimenti il conto sarà sempre in negativo, a danno del benessere nostro e dei nostri cari. Una persona felice rende felice anche chi gli sta vicino.
Per info, corsi e lezioni Nura Tarab, tel. 348/7284522 – Email: nuratarab@gmail.com
Presente anche su Facebook con pagina dedicata.
Segue breve biografia
Nura Tarab, nome d’arte di Eleonora Ciardiello. Ha iniziato lo studio della danza orientale classica negli anni 90’ a Torino, Milano e al Cairo. Ha studiato antiginnastica e teatro danza. Conduce laboratori di danza dedicati alle figure delle Divinita’ al femminile con la Professoressa Daniela De Prosperis (docente di psicologia sistemica all’univerisita’ di Torino). Ha insegnato presso il Centro Interculturale della città di Torino Associazione Almaterra, Centro Interculturale delle Donne di Torino, Scuola di danza “Sonia Bolloch” di Torino
“ Danziamo per liberarci dalle etichette che noi stesse ci diamo. Danziamo per ritrovare quei gesti di cura e armonia che sono scritti nelle memorie del nostro corpo”.