Da Rieti la Cestistica San Severo torna con la netta impressione di aver buttato alle ortiche la possibilità di conquistare il primo successo esterno della stagione: mai la Pallacanestro Rieti è sembrata davvero superiore sia nei singoli che nel collettivo rispetto al team di Coach Lardo, per cui è lecito affermare che la sconfitta sia maturata più per demeriti della formazione giallonera che per la reale forza della compagine reatina.
È opinione condivisa da tutti gli addetti ai lavori che la salvezza si dovrà costruire vincendo le partite casalinghe e assestando qualche colpaccio in trasferta: non è sfuggito ai più che le trasferte di Latina e di Rieti erano tra quelle più abbordabili, ma da queste partite la Cestistica non ha ottenuto nulla, e questo deve far riflettere.
La partita di ieri sera ha denotato nuovamente i difetti che tutti conosciamo, ovvero la imprecisione dalla lunga distanza, la poca incisività del gioco d’attacco sotto le plance e la poca coralità del gioco espresso.
Assolutamente insufficienti le prove di Ikangi e dello stesso Jones, peraltro limitato da un infortunio di gioco che, a freddo, pare sia meno grave del previsto.
Ogide sottotono e ben lontano dai suoi livelli, ha finalmente ben impressionato Antelli, al quale riteniamo Lardo debba concedere definitivamente fiducia, considerato che sia l’unico del roster che possa condurre la squadra dalla cabina di regia.
Non è certamente tempo di processi: domenica si torna in campo al PalaCastellana, ove scenderà la Pallacanestro Scafati, una delle big del campionato.
Luca Ficuciello
