L’ho trovato lì, immerso nella pace di una verde piazzetta, quella di “Largo Fosse” di Torremaggiore, un albero semplicemente adornato.
La giornata che precede l’Immacolata appare soleggiata, così come la gente che, frettolosamente ed ‘imbavagliata’, più che imbacuccata per il freddo, procede a passo svelto senza curarsi nemmeno del vento.
Un anziano signore invece, avanza lentamente e lo osservo mentre si dirige verso la Madonnina posizionata al centro della piazzetta; lì si ferma in raccoglimento.
Un pensiero forse, rivolto al suo passato ed un altro al nostro grigio presente, unitamente ad una preghiera.
Una donna, in guisa diversa, se ne sta comodamente seduta su una panchina, con lo sguardo assorto.
Il tempo si ferma.
Il sole si leva alto all’orizzonte; è mezzogiorno.
In quei pensieri riscaldati dai tiepidi raggi, si intravedono luci dorate, come quelle del Natale, alle cui radici vi è la festa dedicata dagli antichi Romani proprio al sole, al “Solinvictus“, ovvero all’astro invincibile che sempre sconfiggerà le tenebre; e da festa pagana del Sole a commemorazione della nascita del Signore.
Il Natale deriva dalla celebrazione del solstizio d’inverno, convenzionalmente fissato il 21 dicembre, giorno in cui, a causa della posizione che il sole assume rispetto al piano equatoriale, si verificano la notte più lunga ed il giorno più corto.
Negli anni però, il Natale è diventato una ricorrenza consumistica; basti pensare all’inarrestabile corsa al regalo.
Bisognerebbe dunque, voltarsi un po’ indietro per ritrovare quel culto natalizio, simbolo di ‘rinascita e di rinnovamento’ e per riappropriarsi del significato cristiano della festa nella nascita di Gesù; non più un Dio distante, ma un Dio che si rivela ed entra nel mondo per rimanervi fino alla fine dei tempi.
Eppure, non solo il ‘consumismo’ ci ha resi un po’ lontani da questo; oggi è il Covid a fare il resto.
Ci ritroviamo in balia di DPCM che piombano come ‘doni’ per aiutarci e salvarci, ma non tutti allo stesso modo; purtroppo livellare vantaggi, e non, sudiversi fronti, risulta un’impresa alquanto ardua.
E l’Italia così si accende di luci differenti, tranne quella del verde, con cui il Ministro Speranza vorrebbe illuminarci attraverso le sue parole: “Non è ancora il momento di abbassare la guardia e allentare le misure restrittive, perché un errore oggi porterebbe ad una terza ondata a gennaio. Serve ancora qualche altro sacrificio“, ha testé ribadito, incalzato dalle Regioni che continuano a chiedere al Governo di rivedere le scelte sul divieto di spostamento tra i Comuni imposto a Natale, Santo Stefano e Capodanno.
Oggi però è l’Immacolata; possiamo rispondere con una semplice Preghiera ed uno sguardo rivolto al Sole che… si può anche nascondere dietro innumerevoli nubi, ma noi siamo qui presenti e non molliamo, ognuno di fronte al nostro ‘ALBERO DEI DESIDERI’.
Elisabetta Ciavarella