dialogano con l’autore Gabriella de Fazio e Michele Piscitelli
Con questo romanzo Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici.
Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità.
Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l’ultima pagina del sorprendente finale.
Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l’ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell’autunno milanese. Faceva il pubblico ministero fino a un misterioso incidente che ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L’uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall’insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera, convinto dell’innocenza del marito. Comincia così un’appassionante investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e i ricordi di una vita che non torna
Gianrico Carofiglio (Bari, 1961) ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei bestseller, sono tradotti in tutto il mondo.