E vabbè che siamo di quaresima, ma la via Crucis della Cestistica sembra non finisca mai.
Anche ieri sera, al cospetto della Pallacanestro Ravenna, tutti auspicavano la ‘resurrezione ‘ giallonera: l’esito, ahimè, ha ricacciato all’inferno il team sanseverese.
A costo di essere ripetitivi, ma anche in terra romagnola sono riapparsi, puntuali come i treni svizzeri, tutti i limiti tecnici, caratteriali e di tenuta fisica che contraddistinguono , da novembre, la stagione della Cestistica.
E dire che, con gli ultimi innesti e con lo scossa in panca, ci si sarebbe potuta aspettare quantomeno una reazione di orgoglio, reazione che è stata la grande assente sul parquet ravennate.
Entrare nel merito della valutazione tecnica dell’incontro comporterebbe giudizi poco lusinghieri per i giocatori sanseveresi, attesa la evidente superiorità di organizzazione, di gioco e di forza palesata dagli avversari.
Quel che purtroppo preoccupa è che, a fronte di questa stagnazione di risultati della compagine di coach Panizza, facciano da contraltare i risultati delle altre squadre a contendersi la salvezza: hanno iniziato a correre tutte, tanto che, ormai, alle spalle della formazione sanseverese vi è solo la Stella Azzurra Roma, per giunta con soli 2 punti di distacco, con lo scontro diretto a Roma domenica 28, e con la formazione capitolina rinforzata, e di molto, con gli innesti di Rullo e di Marcius.
Certamente ora la pressione è altissima, e riteniamo che l’unica medicina possa essere una vittoria: domenica 21 marzo scende in Capitanata l’altra compagine romana, che è ai margini dell’alta classifica, eppertanto cliente durissimo.
L’auspicio è che, una volta per tutte, prevalga l’attaccamento alla maglia a scapito di amnesie a volte imbarazzanti ed incomprensibili.
Palla a due domenica 21 ore 18.
Luca Ficuciello
Foto Patrizio Zani