Si dice che al peggio non vi sia mai fine, ma fare peggio di questa sera al palaCoccia di Veroli al cospetto di una squadra, quella di casa, assolutamente alla portata, crediamo sia davvero molto ma molto difficile.
Alla vigilia questa partita era stata descritta, sportivamente parlando, come quella della vita o della morte: alla fine, più che di morte, si dovrebbe parlare di ‘suicidio ‘ cestistico.
Eh si, perché, volendo sorvolare sui primi 3 quarti del match, che avevano illuso tutti, quantomeno per il vantaggio, seppur risicato, che la Cestistica era riuscita ad accumulare, è nel quarto e ultimo tempo che abbiamo assistito a una debacle senza precedenti: la compagine giallonera, infatti, è letteralmente crollata al cospetto di una squadra, quella capitolina, infarcita di giovani sicuramente talentuosi ma altrettanto privi di esperienza a livello di serie A.
Sta di fatto, invece, che proprio la verve e la spensieratezza dei giovani in casacca biancoblu ha fatto emergere la inconsistenza tattica e di gestione della partita dei giocatori ci coach Panizza: incassare quasi 30 punti in soli 10 minuti dall’ultima in classifica è sicuramente dato sintomatico ed indiscutibile.
Fare nomi per “gettare ‘ la croce è inutile, perché la squadra ha perso, malamente e clamorosamente, tutta intera, nessuno escluso!
Visto che di croce si è parlato, senza essere blasfemi, non si nasconde la certezza che questo campionato, già nato sotto auspici non ideali, causa covid, assenza del pubblico e via discorrendo, sia diventata una vera via Crucis, e a questo punto davvero solo un miracolo potrà far pensare ad una resurrezione che, in questo momento, appare davvero come volere la neve a ferragosto.
Eppure è anche vero che restano ancora delle partite da giocare : già immaginiamo cosa possa ‘frullare’ nella testa del popolo giallonero dopo la ‘derrota ‘ di stasera, ma mollare ora sarebbe ingiusto, non sportivo, e soprattutto non garantirebbe la corretta conclusione della stagione, per cui riteniamo, nonostante tutto, che, pur con tutti i dovuti mea culpa che dovrebbero emergere, la squadra debba finire il campionato onorando la maglia e -soprattutto – non dimenticando che è a rappresentare una intera comunità in giro per l’Italia!
Per gli amanti dei numeri e per chi voglia aggrapparsi ai calcoli, stasera mateticamente la Cestistica non è ultima, atteso che si è mantenuto il margine di più 15 della vittoria della andata sulla Stella Azzurra: raschiando il barile della infausta serata romana, riusciamo a ricavare solo questo unico positivo dato statistico.
Salvo recuperi decisi all’ultimo momento (gara con Chieti …) , la Cestistica tornerà in campo giovedì 8 aprile in casa contro la Pallacanestro Forli, per cui approfittiamo, a nome mio e di tutta la redazione de Il Corriere di San Severo, per augurare una Serena Pasqua a tutti i Lettori.
Luca Ficuciello
Foto by stella azzurra Roma