Dopo il primo mal di schiena spesso si ha paura di compiere banali movimenti.
Piegarsi per raccogliere le buste della spesa, aprire il bagagliaio dell’auto, sciacquarsi la faccia al mattino e tante altre piccole attività giornaliere coinvolgono la schiena che deve continuamente piegarsi in avanti (flessione) e indietro (estensione).
E’ la paura pressante delle persone con mal di schiena, di te forse che stai leggendo, è proprio questa:
“E se ora si bloccasse come l’ultima volta? E’ la fine.. Di nuovo a letto, col dolore invalidante, con le iniezioni, l’impossibilità di andare a lavoro, di guidare l’auto e di accompagnare i miei figli a scuola…”
E, se hai avuto mal di schiena, sai molto bene che è impossibile non “utilizzarla” quando fa male . Del resto è’ un po’ come il mal di denti: hai dolore ma non puoi fare a meno di mangiare.
Un gomito o una spalla li puoi tenere fermi, la colonna lombare no è coinvolta in qualsiasi movimento, distribuisce le forze compressive derivanti dal resto della colonna, al sacro e alle anche, è coinvolta in attività come sedersi ed alzarsi, stendersi a letto e camminare. Improbabile non usarla.
Ed è in questo insieme di pensieri,e comportamenti che ne derivano, che è racchiusa l’origine del mal di schiena persistente, mi spiego meglio.
Dopo il primo episodio, il paziente inizia a compiere un insieme di movimenti iperprotettivi con tutti i muscoli della schiena tesi. Lo stato di tensione va proprio a sovraccaricare quelle strutture da cui origina il dolore e quindi, paradossalmente, piegarsi contraendo i muscoli è la cosa più sbagliata da fare; utile risposta antidolorifica del corpo in fase acuta, ma controproducente in seguito.
E la televisione e i media in genere hanno rafforzato queste paure del paziente inculcandogli concetti estremamente dannosi, i 3 miti che ora ti espongo:
(Primo mito) non piegare la schiena (e utilizzare quindi solo anche e ginocchia) per raccogliere gli oggetti
(Secondo mito) il concetto dell’evitamento dei carichi, delle buste della spesa, del sollevamento pacchi ecc.
(Terzo mito) il concetto della schiena fragile che si usura e si infiamma.
STUPIDAGGINI che sono state confutate da gran parte delle ricerche ma che continuano ad essere diffuse e a creare danni inestimabili ai poveri pazienti che ci credono.
(Confutazione del primo mito) La schiena si adatta invece ai carichi e i dischi intervertebrali si irrobustiscono proprio alzando (gradualmente) carichi sempre maggiore; questo attualmente sostengono i ricercartori.
(Confutazione del secondo mito) La schiena è proprio progettata per flettersi armonicamente e facilitare la raccolta di pesi e oggetti; non piegarla significa sovraccaricare gli erettori spinali e mettere maggiore compressione proprio sulle strutture da cui origina il dolore.
(Confutazione del terzo mito) La schiena non è affatto fragile, è anzi una delle strutture più robuste e funzionali del corpo umano; la visione “fragilista” è stata messa in leva sulle paure della gente comune dalla classe medica degli anni “70-80” che riteneva erroneamente che le ernie fossero causa di dolore
Acclarato quindi che non devi tenere la colonna dritta come una mazza di scopa, quando ti pieghi, e che anzi è controproducente farlo, è il caso a questo punto che ti dica con chiarezza che non è possibile riuscire da soli a sconfiggere la paura di piegarsi e sollevare carichi pesanti.
Quello che faccio, in queste situazioni, è “sbloccare” quelle vertebre che non hanno dei buoni movimenti accessori con manovrine articolari morbide (agendo dal punto di vista analitico vertebra per vertebra) per poi procedere a desensibilizzarti con strategie di movimento che ti permettano di risolvere i blocchi acuti in flessione, derivanti dalla contrazione spasmodica degli erettori spinali o da un incremento del loro tono muscolare basale, che deriva dalle sensazioni di pericolo che sperimenti ogni giorno quando ti muovi o alzi carichi.
Sarebbe davvero entusiasmante poter tornare a piegare la schiena come vuoi, senza provare dolore, nonostante le tue ernie discali? Bene devi sapere che puoi farlo e io ti insegnerò come fare
Fissa ora la tua prima valutazione e liberati dal peso che ti porti addosso
*trovi il mio contatto telefonico sul sito fisioart.org