La partita disputatasi questa sera al PalaTricalle di Chieti, oltre a ‘regalare’ quasi un centello sul groppone dei Neri, ha evidenziato quelle pecche che, in tutta onesta’, durante la felice parentesi della Supercoppa, erano stati celati forse più dalla cattiva condizione degli avversari affrontati, che dalla reale consistenza del roster sanseverese.
Eh si, quando a cantare ed a portare la croce sono sostanzialmente i due veri big della squadra, oltre che i più avvezzi a calcare i legni della cadetteria cestistica italiana, ovvero Daniel e Fabi, il risultato è che si va incontro a batoste, come quella maturata in terra d’Abruzzo, che non soltanto sono ‘sanguinose ‘ per la classifica, ma soprattutto rischiano di minare alla radice l’umore di una compagine dall’età media molto bassa, e quindi più a rischio di facili demoralizzazioni.
E va bene che, e lo stiamo a dire sin dalla serata di presentazione della squadra di inizio settembre, la salvezza si debba costruire in casa, ma è pure altrettanto vero che lezioni, come quelle subite a Chieti, non fanno ben sperare per il futuro.
Ci mancherebbe, non si sta di certo a celebrare il ‘de profundis ‘ dei Neri, ma crediamo sia lecito chiedersi il perché di questi continui e oramai costanti blackout, normalmente a caratterizzare la durata di almeno un quarto di gioco, che sostanzialmente vanno a compromettere gli esiti finali delle partite: è successo con Bologna, si è ripetuto con Pistoia, e stasera si è confermato questo spiacevole trend.
Le statistiche, seppur non totalmente negative, ci dicono che Chieti ha vinto grazie ai tiri da 3 punti e ad una migliore organizzazione di gioco, e che la Cestistica non ha ‘panchina’ , ovvero non può contare su coloro che, diciamo così, dovrebbero dar fiato ai big, contribuendo a regalare almeno 1/4 dei punti complessivi, e ciò, per amore di verità, non sta succedendo!
Soluzioni? Sarebbe facile dire di ricorrere al mercato; giova osservare che si devono fare i conti con il bilancio, e riteniamo che tale concetto prima lo si digerisca e meglio possa essere per tutti.
Vi è poi chi prega che il ‘santo’ dello scorso campionato possa tornare per fare un altro miracolo: permesso che sono solo voci da bar dello sport, va inoltre aggiunto che, seppur teoricamente si potesse immaginare tale sortita, lo slot da extracomunitario andrebbe ricavato ‘tagliando’ uno dei due ‘stelle e strisce’ già sotto contratto, e francamente non ce la sentiremmo di sacrificare gli attuali americani in squadra.
Forse è meglio archiviare gli ‘arrosticini’ abruzzesi mal digeriti dai sanseveresi e guardare al prossimo incontro casalingo del 13 novembre!
Risultato finale:
Caffè Mokambo Chieti 99
Cestistica Allianz San Severo 81
Alla prossima!
Luca Ficuciello