Opinione

LETTERA A BABBO NATALE di Antonio Censano

Scritto da admin

Caro Babbo Natale, ci risiamo!
Tra un po’ riceverai milioni di lettere da bambini di tutto il mondo.
Io, che bambino d’età purtroppo- non sono più, ho deciso d’inviarti questo mio scritto sognando che ciò valga a riavvicinarmi, anche se per poco, al tempo passato.
Non è vero che “i sogni muoiono all’alba”!!! Talvolta durano anche tutta una vita!
A volte temo, però, che Tu non sappia come stiano andando le cose su questa Terra.
Hai tanto lavoro da svolgere!
Trascorri un intero anno per leggere milioni di lettere, fatichi per costruire i doni che Ti sono stati chiesti e da distribuire, ancora, la notte della vigilia di Natale.
A Natale di oltre duemila anni fa nasceva Lui!
Nasceva in una povera capanna per offrire poi, con la Sua Vita, un lavacro nel mondo riscattandolo dai tanti mali e dalle piaghe che lo affliggevano.
Quei mali che, ancora, sono nell’uomo quasi fossero un proseguimento genetico di un Satana che trova sempre più spazi in questa società.
Quei mali che tanti altri dicono di combattere ma, questi, solo con le parole e gli inganni.
Uomini che si uccidono in spesso incomprensibili guerre.
Uomini che si uccidono ed uccidono per un pugno di denaro, una qualche follia che inseguono o qualche grammo di droga.
Genitori che uccidono i figli e figli che uccidono i genitori.
Madri che sopprimono una vita pronta a nascere, a germogliare ed in nome di un’innaturale devozione al
“progresso”.
Manipolano, modificano, “selezionano”, la natura e le sue leggi.
Persone che spengono una Vita con la stessa facilità che, con un dito, s’interrompe la somministrazione di energia elettrica.
Lavoratori (si fa per dire!) che chiedono lavoro e scioperano non lavorando ma giocando al “girotondo”.
Fame, sete, povertà che dilagano ed Istituzioni che, preposte per alleviare i detti mali, sono preoccupate
unicamente per “ingrassare” quelli che di esse fanno parte.
Uomini che tali non sono, che abusano di chi ad essi si affida e chiede conforto.
Uomini che attendono Giustizia ed incontrano compromessi in carceri sovraffollate dove l’odio si
alimenta, di giorno in giorno. Ma tutti, qui, caro Babbo Natale, sanno queste cose.
Forse l’unico a non saperle sei proprio Tu!
Ora Te la chiedo io una cosa, Ti chiedo io un regalo che possa non rendere peggiore questa Italia nella quale vivo ed alla quale voglio un gran bene. Lascia il Cavaliere al suo posto! Non è un gran regalo! Anche Lui è vecchio ed usurato! Non Ti dovrebbe essere difficile accontentarmi.
Invece con il “mortadella” (sai di chi parlo?…….Il “parroco bolognese”…..il professore in….nulla!)
sarà come regalare ai bambini “carbone” ed un “salame avariato” a noi adulti!
Grazie e tanti auguri!

Avv. Antonio Censano

P.S. Scusa il tono confidenziale della lettera, ma… ci conosciamo da tanti anni!

dal Corriere di San Severo del Dicembre 2005

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