Opinione

Va a fuoco l’Isola ecologica, città alla deriva

Scritto da Peppe Nacci

Da queste pagine abbiamo denunciato più volte lo stato di abbandono in cui versa la nostra città, non sta a noi stabilire le responsabilità, ma una cosa è certa: il punto di non ritorno ormai l’abbiamo superato da un pezzo.  Tuttavia non è il primo caso in provincia; il primo caso risale all’estate scorsa, luglio del 2019: 33 mezzi dell’azienda Tekra distrutti a San Giovanni Rotondo, sul Gargano. Tre mesi dopo, ad ottobre, il secondo episodio, a Chieuti, comune vicino al confine con il Molise: incendiati 13 autocompattatori dell’azienda Tecneco. Sempre ad ottobre, dopo una settimana, il terzo episodio, con il capannone della Sia dato alle fiamme a Carapelle, nel Basso Tavoliere delle Puglie. La notte scorsa il quarto: 23 mezzi distrutti dell’azienda Buttol a San Severo, questa volta Alto Tavoliere. Il comune denominatore è la provincia di Foggia. Il filo conduttore il servizio dei rifiuti. Tutti i mezzi bruciati sono utilizzati per l’igiene urbana, la Sia il cui capannone venne dato alle fiamme, è un’azienda che svolge quel servizio.

I mezzi della Buttol, che si occupa del servizio di igiene urbana a San Severo, distrutti la notte scorsa, erano parcheggiati in un capannone alla periferia della città. Fiamme alte visibili a chilometri di distanza, cattivo odore di lamiere incenerite: sul posto sono dovute intervenire diverse squadre dei vigili del fuoco. Le indagini sono affidate ai Carabinieri che nelle prossime ore acquisiranno i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nell’impianto: gli inquirenti — visto che l’ipotesi è di un incendio doloso — non escludono alcuna ipotesi, compresa quella della vendetta di alcuni operai licenziati. Il contratto del Comune con la ditta Buttol che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è in scadenza a febbraio.

Sconfortato il sindaco Francesco Miglio, ma anche determinato a non arrendersi. «No, noi non ci arrendiamo, la città non si arrende e continueremo a lottare per la ricerca della legalità. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine che presto arriveranno alla verità». Non si ferma anche il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, che dopo aver contattato il sindaco per esprimere la propria vicinanza a tutta la cittadinanza di San Severo, ha convocato per martedì prossimo il Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico a San Severo.

Rimaniamo uniti, rimaniamo positivi, ma lo sconforto che ci assale in queste circostanze, ormai sempre più frequenti, ci assale e non possiamo più biasimare chi si fa la valigia di cartone e va via. Via da una terra ormai distrutta da ferite sempre più profonde che scavano nella sua cultura, nel suo lavoro, nella sua dignità. Avremo la forza di rimetterci in piedi perchè siamo un popolo forte e lavoratore ma abbiamo bisogno di essere supportati dalle istituzioni che fanno sempre grandi progetti….attendiamo i fatti!!!! 

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Peppe Nacci

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