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I DATI “GONFIATI” SULLE VITTIME DELLE FOIBE TITINE SECONDO ANPI

Scritto da Peppe Nacci

Appare anacronistica e singolare “l’uscita” dell’Anpi nel giorno seminario su “il fascismo di confine e il dramma delle foibe, presso la sala atti della Biblioteca del Senato della Repubblica a Roma.

Si afferma, nell’occasione, esagerato il numero delle vittime delle Foibe dichiarato dall’associazione degli esuli istriani e dalmati infoibati.

Uscita inopportuna e offensiva della dignità delle vittime delle foibe sul numero degli eccidi titini e alleati, dichiarandolo “gonfiato ed esagerazioni” e poco veritiero.

Nessuno, mai nessuno, ha  “misurato” e “contato”, se non aggiornare dati storici, ha mai stigmatizzato il numero, non esattamente quantificabile, dei caduti sotto le tante barbarie perpetrate al genere umano.

Lo ha fatto l’ANPI, l’associazione partigiani, che dovrebbe aver rispetto per i disastri umani causati dalle guerre,  in luogo altamente istituzione come il Senato.

Non credo che nessuno si permetta di verificare il numero delle vittime dei forni crematori o dei deportati nei lager o dello sterminio degli ebrei e armeni, per sminuirne la gravità. Sarebbe offesa grave alle vittime!

Invece l’Anpi pone il dubbio sulle persone infoibate dai titini che hanno sofferto l’orrore di morire lentamente in fondo alle foibe da vivi!

E’ inammissibile si ospiti in luoghi istituzionali importanti, come il Senato,  chi fa discriminazioni e negazionismo, come l’ANPI, sulle vittime delle feroci barbarie dell’esercito titino.

Michele Russi Padova

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Peppe Nacci

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