La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esaltato il significato di un riconoscimento a Padova, la dimensione europea del volontariato che esprime da sempre.
Con le sue 6.446 associazioni, Padova è il simbolo della solidarietà della vita comunitaria.
Il Capo dello Stato, accolto da una interminabile ovazione dai cinquemila presenti e poi dai cittadini, nella sala convegni della Fiera di Padova, si è confermato espressione insostituibile dell’unità nazionale.
In fiera erano presenti, ieri 7 Febbraio, numerosissime scolaresche cittadine e di altre città della Regione veneto.
Numerosi Enti economici e del terzo settore che hanno confermato che Padova è città solidale e accogliente.
Ma Padova è culla di accoglienza da tempi immemorabili: Dante Alighieri, Giotto, Galileo Galilei, Sant’Antonio, Francesco Petrarca, la sua stessa Università, vi hanno trovato accoglienza e rifugio per la loro missione.
L’Università di Padova è stata fondata dalla solidarietà di giovani studenti della vicina Bologna che non riceveva studenti “umili” ma solo quelli di famiglie titolate.
Padova li ha accolti in quanto città dell’accoglienza che ha antiche e robuste radici, usando le parole pronunciate dal Capo dello Stato..
Il Capo dello Stato, accompagnato dal Sindaco della città e dal Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati cittadina di Padova, ha fatto visita agli otto siti Unesco “Pdova Urbs Picta patrimonio Unesco: “La cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del 1300”, fra cui la Basilica di Sant’Antonio, l’Università storica, una delle prime in Europa, la Sala della Ragione, il Battistero della Cattedrale.
L’Università di Padova, unica in Italia e in Europa, è stata insignita della medaglia d’oro al valor militare per i noti moti popolari del 1848 contro gli “invasori” austriaci, in cui si immolarono studenti, professori e cittadini in nome della democrazia e della libertà.
“ Universa Universis Patavina Libertas” (tutta libera, per tutti, la libertà nell’Università di Padova), è il suo simbolo, che nasce dalla fioritura duecentesca del libero Comune di Padova.
Michele Russi Padova