Cultura

IL VERDETTO. Un racconto di Raffaella Di Biase

Scritto da admin

Faccio ingresso nell’ aula di udienza gremita di spettatori ,in toga e parrucca a boccoli
La giuria è già al suo posto I timbri e il martelletto pronti sullo scranno di legno- imponente di legno antico ,e
impolverato.
Al mio ingresso il brusio si placa e i flash dei fotografi si spengono.
L ‘imputato,nella sua gabbia,guarda smarrito i suoi avvocati e me che dovrò giudicarlo.
Sfilano i testimoni:alcuni sinceri,altri reticenti,altri mendaci.
Il fatto è chiaro :un omicidio efferato,la vittima una giovane fanciulla innocente.
Il colpevole è lui,proprio lui,l imputato nella gabbia,ormai ne sono convinta.
L unico dubbio resta la pena da infliggergli,se ne discuterà con la giuria più tardi.
Cominciano le arringhe:della pubblica accusa,della difesa.
L’uscita di sicurezza della mia mente e del mio cuore,è la camera di consiglio ,ove mi ritiro da
sola.
La giuria,composta da cittadini onesti e solerti,ma spaventati dalla responsabilità della
decisione, mi raggiungerà tra poco
Ormai sono convinta,la pena giusta è I ergastolo”fine pena mai”,non posso spogliarmi del mio
essere donna.
Solo pene esemplari possono,forse,porre termine a questa carneficina di donne innocenti.
Mi rimetto il parruccone sul capo,rientramo in aula e il martelletto batte due volte infliggendo
la condanna.
Si scatenano i flash dei fotografi e parte la notizia ,che riempirà le prime pagine dei giornali,
dai cellulari mediatici.
L imputato è affranto,i suoi avvocati delusi.
incrocio gli occhi della madre dell’ imputato -attonita,quelli della madre della vittima
soddisfatta pur nel suo dolore
Mi allontano dal Palazzo di giustizia ,che è vicino al mare,ricalcando orme lasciate da altri e
scolorite dallo sciabordio delle onde e dalle luci del tramonto
Smarrisco il mio sguardo e i miei pensieri nell’ orizzonte infinito.
Raffaella

Circa l'autore

admin

Lascia un Commento