Non cercare in rete questa sindrome perchè non esiste… Tuttavia, nel corso della mia attività professionale, ho trattato molti pazienti che avevano una o più caratteristiche posturali e comportamentali del Signor Burns.
Soffri di quella che chiamo scherzosamente sindrome del Signor Burns se hai almeno 3 di queste 5 caratteristiche:
- Postura atteggiata in chiusura con sguardo rivolto sul pavimento,
- Scarsa vitalità, pallore e sensazione di non avere abbastanza fiato per svolgere tutte le mansioni che la vita richiede
- Dolori in più articolazioni, spesso cronici, mal localizzati, difficili da descrivere e diffusi
- Scarsa voglia di praticare attività fisica, per presunta carenza di tempo
- Attività lavorativa svolta prevalentemente alla scrivania
In realtà, se sei un soggetto con sindrome del signor Burns potresti essere per di più sovrappeso (al contrario del personaggio dei Simpson), a causa della ridotta attività motoria e del consumo fuori orario di spuntini ipercalorici.
Ma quali sono le cause di questo insieme di segni e sintomi ?
Le 2 principali cause sono:
a. la postura protratta in posizione di chiusura -spesso correlata all’attività lavorativa alla scrivania- che penalizza il muscolo diaframma e comporta una respirazione superficiale e ad alta frequenza, oltre a comportare problemi alla zona dorsale e al collo.
b. la sedentarietà che abbassa la soglia di percezione del dolore, oltre a ridurre la capacità di articolazioni e muscoli di sopportare il fisiologico lavoro biologico a cui devono sottoporsi.
Se a ciò uniamo una scarsa propensione a ritagliarsi il tempo per praticare una sana attività motoria il quadro clinico è chiaro.
Cosa fare se soffri di sindrome del Signor Burns ?
Dal punto di vista fisioterapico:
- dovresti riapprendere a respirare correttamente e a mobilizzare -in inspirazione ed espirazione- buoni volumi d’aria, sfruttando al massimo il diaframma, muscolo cardine della respirazione,
- dovresti associare questi esercizi -di mobilizzazione diaframmatica- a movimenti in apertura, possibilmente da supini, che contrastino quella che è la postura prevalente giornaliera e attivino i muscoli retratti,
- dovresti mobilizzare (attivamente) efficacemente la colonna dorsale, spesso ipomobile in posizioni di estensione.
Dal punto di vista generale è invece il caso che tu comprenda l’importanza dell’attività motoria che, oltre ad essere un potentissimo antidolorifico naturale, ha il potere di incrementare la tua produttività.
Quello che ho notato, infatti, è che spesso i soggetti con sindrome del Signor Burns ritengono -erroneamente- che lo sport e le attività motorie sottraggano tempo alle attività quotidiane importanti come lavorare o prendersi cura della gente che si ama.
Se soffri di sindrome del Signor Burns è importante che tu capisca che le ricerche mostrano invece il contrario.
Fare uno sport che piace, almeno 3 volte a settimana per 50 minuti a media intensità:
- incrementa mostruosamente la produttività giornaliera e la performance lavorativa,
- migliora il sonno e il tono dell’umore (sei più felice e hai più voglia di vivere) e a ridurre il sovrappeso,
- permette di migliorare la propria qualità di vita permettendoci poi di essere di reale aiuto alla gente che amiamo.
A conti fatti è conveniente abbandonare questo stile comportamentale alla Signor Burns, muoversi un po’ di più e capire che una salute migliore è il pilastro di una vita più piena.
Raffaele Tafanelli, Fisioterapista iscritto all’ordine