Opinione

IL MAGGIO SOSPESO – Marirosa Tomaselli

Scritto da Marirosa Tomaselli

Maggio è da sempre un mese importantissimo per la nostra città. È il mese della nostra Festa, della nostra Madonna, delle luci che dissipano un po’ il buio che la ricopre, dei colori, dei profumi, dei dolci…delle bancarelle delle musiche…delle giostre.

È il mese della gente, delle processioni, è il mese da cui un po’ ripartire.

Generalmente, è il mese, per sperare nei cambiamenti, e nella ripresa della città. È forse il mese in cui, alle volte San Severo da il meglio di sé.

Il mese in cui si pensa anche all’aspetto della città, curando gli spazi verdi, e lasciando respirare un po’ i marciapiedi, rendendo l’aspetto della città un po’ meno selvaggio, un po’ meno da giungla urbana.

Quest’anno no. Tutto questo non c’è stato, certo le polemiche, i problemi, i colpi di scena, non sono mancati, ma quelli non mancano mai. Non a San Severo.

E di sicuro non manca e non è mancata la paura, non solo quella del covid19, che ha dato al maggio sanseverese un sapore diverso. Sospeso. Congelato oserei dire e forse un po’ più silenzioso, per certi versi, meno per altri.

Insomma un maggio, che non ci appartiene. Non è mancata la devozione per la nostra Madonna, non sono mancate le sue Effigi ai balconi e le preghiere di quanti la invocano quotidianamente.

È mancato il caos, da festa, ma non le occasioni per riunirsi, bene o male, sono mancate le luci, se non in punti strategici e le messe. Le passeggiate tra le bancarelle e il cibo da strada. Le risate dei bambini. In questi mesi manca l’essere città. Manca la coesione di San Severo.

Forse questo virus, ha mostrato la mancanza più grande di San Severo, quella di non essere comunità. Forse sbaglio io, ma è quello che ho visto. Nei primi momenti, in cui ancora non si riusciva a capire, che fosse cominciato il lockdown, di tutto il paese, e quindi anche qui, né dopo il quattro maggio, in cui è sembrato già un “tana libera tutti” E il risultato qual’è stato? Mezza San Severo deserta, Mezza San Severo affollata.

Per la nostra città ormai è così, che si tratti di cultura, o di quotidianità che si parli di politica o di qualsiasi altra cosa, metà San Severo è da una parte, l’altra metà dall’altra, e mai però le due parti sono nette e divise, sono sparse, un po’ di qua, un po’ di là, con il risultato che ci si muove un po’ a macchia di leopardo, senza mai dare un aspetto di coesione e di coerenza. O si fa troppo o troppo poco, difficile trovare nel nostro territorio una sana via di mezzo. No. San Severo è storicamente una città senza misure, alle volte, rare purtroppo, in positivo altre in negativo.

Eppure è una città bellissima, che se giustamente valorizzata, avrebbe molto da offrire, e questo molto almeno a Maggio, lo si intravedeva un poco, peccato, forse si sarebbe potuto far qualcosa in più, pur seguendo le direttive, magari riproponendo la storia del culto della nostra Madonna, di come è nata la festa, di cercare il buono, della città in quelle che sono le sue radici, anche se ormai lontane. Forse il silenzio totale, alle volte, è meglio al fare quasi qualcosa, ma non è compito mio dare un parere, questo virus, ha sicuramente cambiato molte cose, e il modo di farle, ed è difficile capire come muoversi.

Insomma, maggio sta finendo, ed è il momento di voltare pagina, di pensare a quello che viene dopo, a ritornare il più presto possibile alla normalità. Ma siamo sicuri che sia positiva, questa corsa alla normalità? Certo, i problemi di San Severo sono quelli, e non cambieranno, non da soli, e si sa che bene o male ci si è abituati, rassegnati un poco.

Ma forse, questo strano tempo che ancora non è veramente finito, sarà un’occasione sprecata. Un occasione, per fermasi, analizzare e provare a fare un “reset” della vita della città, per trovare il modo, giusto per farla ripartire sul serio, e non solo di farla tornare a correre, verso un traguardo che non è mai stato definito.

Circa l'autore

Marirosa Tomaselli

Marirosa Tomaselli, classe 1990, è una giovane scrittrice sanseverese, appassionata anche di teatro e scrittura teatrale, e di disegno. Ha partecipato a numerosi concorsi letterari, ricevendone riconoscimenti ed ottimi risultati. Da anni si occupa di un suo blog, personale nel quale pubblica i suoi lavori, poesie, racconti, alternati ad alcune sue opere pittoriche.

Lascia un Commento