Cultura

ARMANDO PERNA: SAN SEVERO E IL TAVOLIERE – A GLI ESORDI DELLO SCRITTORE SANSEVERESE

Scritto da Peppe Nacci
 
Il percorso di un autore non è mai facile, e men che mai in provincia, lontano dai riflettori e dagli amplificatori dei media nazionali, quindi il suo esordio segna certamente un momento fondamentale, sia nella storia letteraria che personale, ed è sempre importante ricordarlo.
 
E allora parliamo di ”San Severo e il Tavoliere – Proposta di orientamento ambientale per un’ipotesi di lavoro scolastico“ il primo libro di Armando Perna, debutto di una colonna della cultura e della storia di Capitanata, che ha fatto della sua cittadina un laboratorio storico e umano senza pari.
 
 
Erano i primi anni ’80 quando veniva data alle stampe la prima edizione del libro, interamente stampata nel IV Circolo Umberto Fraccacreta, scuola elementare sita allora in via Soccorso.
 
”Il libro è uno strumento didattico che indaga con gli studenti delle scuole elementari la protostoria, la preistorria e la storia in relazione all’ampia pianura del Tavoliere delle Puglie e al ruolo di San Severo. E’ basato su studio d’ambiente, conoscenza di uomni, atti e natura“ spiega Armando Perna.
 
Un nuovo modo di intendere l’insegnamento, che passava dall’auditorio al laboratorio, dalla divisione tra docenti ed alunni ad una costruzione del sapere e della conoscenza condivisa. Fondamentale per lo sviluppo dell’iniziativa il sostegno che l’autore ricevette dal Direttore didattico del IV C ircolo Umberto Fraccacreta, Dante Grimaldi, la ricerca, l’intuizione, la constatazione, l’incontro, il confronto e lo scambio reciproco di fonti e notizie erano alla base di questa nuova formula, da cui generò un’opera che conquistò da subito altre scuole, ricevendo sentiti apprezzamenti da docenti e dirigenti, fino agli encomi del Provveditore agli studi, per arrivare alle menzioni di valore della professoressa Angiola Maria Maccagno, dell’Istituto di Paleontologia dell’Università Federico II di Napoli. Non mancarono elogi dalla Biblioteca Provinciale, come da quella universitaria di Bari, ed anche la sezione dei Carabinieri impegnata nella tutela del patrimonio storico e archeologico non mancò di apprezzarlo.
 
Insieme all’entusiasmo che suscitava nei lettori, determinante per la vita del libro, e probabilmente anche per il percorso letterario dell’autore, fu l’intervento del professor Nino Casiglio, che prima indirizzò la ricerca della figlia di un suo amico e conoscente verso ”San Severo e il Tavoliere“ e poi se ne interessò direttamente, apprezzandolo al punto da scriverne l’introduzione e spingere affinchè nel 1984 venisse pubblicato da due librai editori cittadini, i fratelli Notarangelo, che lo stamparono con grande successo di pubblico – sia tra gli adulti che tra scolari e studenti – per ben quattro edizioni!
 
In un’Italia che guardava lontano, forte della prorompente congiuntura economica del periodo, Campione del Mondo in Spagna nel 1982 e quinta potenza industriale, c’era un maestro di scuola di una cittadina del sud che sentiva l’esigenza di guardare invece alle proprie radici, di scrutare l’orizzonte puntato dai campanili, torrette di guardia sulla campagna fertile e ridente della sua gente.
 
”La scuola si interessava di Garibaldi, del Risorgimento, lontana da noi e dalla nostra storia significativa, che contemplava patrioti come Don Paolo Venusi per le vicende della Carboneria, ed era attraversata da un amor di Patria ignorato e sconosciuto agli stessi sanseveresi, dalle vicende post unitarie del brigantaggio, eredi di quelle contadine e delle lotte popolari. Ma purtroppo escludendo una pubblicazione della Maestra Azzeruoli, quelle di Vincenzo Gervasio, come le precedenti di Matteo Fraccacreta, opere di storia locale all’epoca non ce n’erano“ chiarisce Perna.
 
Ecco che ”San Severo e il Tavoliere“ giunge a coprire un vuoto e insieme ad indicare la strada all’autore, che da li in poi intraprenderà il suo percorso letterario, arricchendo la biblioteca storica sanseverese di ben dodici volumi.
 
Tra le curiosità, per la protostoria locale il Maestro ricorda che 70 milioni di anni fa a San Severo c’era il mare, dal cui fondo salì e nacque il nostro Tavoliere, mentre per la storia aggiunge che i dossi che San Severo mostra all’interno della cerchia cittadina erano occupati da piccoli villaggi di agricoltori. ” Tanto da conservare resti di ceramica risalenti al III, IV, V secolo avanti Cristo, rivenuti a seguito di scavi edilizi, pure nel periodo in cui veniva scritto il suo primo libro” illustra il docente.
 
Ma San Severo e il Tavoliere non fu l’unico esperimento didattico per Armando Perna, che racconta di come si fosse arrivati alla teledidattica, su storia, geografia, matematica, italiano, e per tutte le cinque classi delle elementari. ‘ ‘Ogni classe era fornita di un televisore in bianco e nero, e così su una frequenza libera dell’epoca si sviluppava una trasmissione a circuito chiuso; accessibile anche a chi, esterno alla scuola, avesse voluto collegarsi allo stesso canale“ continua lo scrittore, lontano dai cambiamenti imposti da una modernità spesso decadente, che lascia basito chi ha sempre lavorato e continua a farlo per fare grande la propria terra.
 
I libri del Maestro Armando Perna sono disponibili on line su Amazon, come in alcune librerie sanseveresi.
 
Segue biografia dell’autore
 
Armando Perna è nato nel 1936 a San Severo, dove vive. Insegnante nelle scuole elementari per 40 anni, nel 1980, dal Presidente della Repubblica e dal Ministro della Pubblica Istruzione, è stato insignito del Diploma di Benemerenza di 2a classe con Medaglia d!’Argento al Merito Educativo“…per l’opera particolarmente zelante ed efficace svolta a favore dell’istruzione elementare ed infantile”.
 
Nel 1988, con la stessa onorevole menzione e dalle stesse Autorità, è stato insignito del Diploma di Benemerenza di la Classe con Medaglia d’Oro al Merito Educativo.
 
E’ Accademico di Classe dell’Accademia Internazionale dei Micenei di Reggio Calabria, è Accademico Onorario de Il Richiamo di Foggia, è socio della sezione locale dell’Associazione di Storia Patria per la Puglia.
 
E’ vincitore di numerosi premi letterari per la poesia e la narrativa.
 
Ha pubblicato le seguenti opere: San Severo ed il Tavoliere, 1984; Veroni a sera, 1993; Viaggio esoterico nella Daunia Antica, 1999; Giochi all’aperto, 2002;  Note ed approfondimenti sulla storia della città di San Severo, 2005; Spaccato sulla San Severo che fu, prima e dopo il 1860, San Severo, 2008; San Severo, radici e percorsi, 2009; San Severo, genealogia di una Comunità, 2012, La Daunia Arcaica, 2014.
 
 
Ha inoltre collaborato con articoli di varia cultura alle seguenti testate giornalistiche: Il tempo di Roma, Sud Express di Foggia, Il Giornale di San Severo, Notiziario Archeologico del Centro Studi Sanseveresi, Voci Nostre del 26° Distretto Scolastico, Capitanata Nuova di Foggia, Il Richiamo di Foggia, ed ha curato la storiografia locale per gli Atti del Convegno Comunale Quale Statuto per San Severo? Del 1991.

Circa l'autore

Peppe Nacci

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