Attualità

Marianna Castellari e Giovanni Checchia de Ambrosio vincitori del concorso African House Design

Scritto da Peppe Nacci
Il progetto mira a progettare uno spazio abitativo adatto per la famiglia Jorejick, utilizzando materiali locali, implementando il processo di costruzione con tecniche di autocostruzione e integrando la bellezza di un design semplice con soluzioni per migliorare la ventilazione, il controllo termico, l’ombreggiatura e la raccolta dell’acqua .

La casa si trova all’ingresso della trama, lasciando un ampio spazio centrale per il bestiame, il passaggio dei vicini, le attività diurne e il possibile futuro ampliamento della casa di Nico.

La casa è progettata attorno a un cortile, uno spazio aperto e protetto, che può essere ombreggiato grazie a una pergola in legno; diventa un ampliamento dell’area comune interna in funzione delle variazioni climatiche e del movimento del sole, migliorando la ventilazione in tutta la casa.

La casa è progettata su un podio rialzato in mattoni, che protegge il pavimento interno da pioggia, polvere e animali. La zona cucina, il deposito e il serbatoio di approvvigionamento idrico sono rivolti a nord e sono contenuti da spessi muri per preservare meglio cibo e acqua. Sono dotati di spazio esterno coperto, come la cucina esterna riparata, per consentire alla famiglia di svolgere attività domestiche in casa.

Le pareti della casa esposte a sud sono ombreggiate da una struttura in legno e tappeti locali fatti a mano, che diventa una decorazione geometrica e colorata. Il sistema di costruzione principale è costituito da spessi muri di mattoni; il mattone diventa un motivo decorativo e dà movimento alle facciate. Le pareti secondarie sono realizzate da una struttura in legno con imbottitura di fango e paglia, ricoperta da intonaco di fango naturale. Sono facili da costruire e aiutano il controllo termico. 

Il tetto è una lastra di metallo sostenuta da una struttura in legno, tra le travi di legno c’è uno strato di paglia, come isolamento acustico e termico. La sporgenza del tetto è di 60-70 cm ed è importante per l’ombreggiamento e la protezione dalla pioggia. La pendenza del tetto è studiata per raccogliere quanta più acqua possibile. Il serbatoio dell’acqua è collegato a un doppio lavandino, uno interno e uno esterno, che facilitano la pulizia di utensili da cucina, vestiti e migliorano l’igiene.

Nell’area esterna della casa ci sono il portico per la conservazione del recinto e del raccolto e alcune semplici strutture color legno per giocare o fare esercizi. Il progetto vuole migliorare il sistema di igiene, suggerendo la costruzione permanente di un bagno di bio-compost, che controlla gli odori e produce fertilizzanti.

Ai giovani vincitori di cui le origini sono del nostro territorio, la redazione al completo del “Corriere” formula le sue congratulazioni e ringrazia per aver portato una ventata di professionalità e orgoglio in giro per il mondo.

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Peppe Nacci

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