«Il prezzo dell’uva rimane inferiore di circa il 35% rispetto allo scorso anno: e non c’è bisogno di commenti, purtroppo. Un prezzo rimasto fermo, in modo quasi inspiegabile. Negli incontri istituzionali che si sono tenuti in questi giorni con le amministrazioni comunali coinvolte, con le associazioni di categoria e con i
rappresentati del comitato spontaneo di agricoltori, ho esplicitato la mia
proposta».
Sderlenga enuncia la sua chiara idea per il comparto viticolo di Capitanata:
«La mia proposta è quella di un giusto contributo che vada ad integrare il prezzo
dell’uva che, auspico, possa aumentare durante la vendemmia in corso. Un
contributo che porti, quindi, a realizzare il prezzo dell’uva del 2019 che pur non
essendo alto, riesca a coprire i costi vivi, il sostentamento agli agricoltori, ai
produttori, alle aziende. Le risorse ci sono, e parlo di diversi milioni di Euro non
utilizzati per la distillazione preventiva, per la “vendemmia verde” e altro ancora. Il
ministero, però, potrebbe integrare ulteriormente con un contributo “ad hoc”.
Nonostante ci sia una minore produzione (circa il 5% in meno rispetto al 2019) e
meno giacenze rispetto all’anno scorso, il prezzo resta nettamente inferiore al
2019. Queste le giustificate istanze dei produttori che devono essere accolte».
Il candidato consigliere regionale, pone il quesito a cui chiederà una risposta
istituzionale.
«Così com’è successo in altri settori, anche il comparto viticolo ha bisogno di
sostegni economici diretti. Un settore che è parte integrante, se non trainante,
dell’economia di Capitanata. Inoltre, è opportuno che questo contributo arrivi
presto proprio per dare ossigeno ad un settore già penalizzato».
San Severo lì, 09 settembre 2020
Ufficio stampa Francesco Sderlenga