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In ricordo del Dott. Nicola Curatolo. di Marina Villani

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Per la scomparsa del Dott Nicola Curatolo la città di San Severo, commossa, si è fermata ad onorare la sua figura, quella di un uomo che le ha portato vanto e onore, che con la sua professionalità di medico e poi di Dirigente Sanitario, si è meritato l’affetto e la stima dei tantissimi pazienti e utenti del sistema.Impegnato attivamente per tanti anni nella vita politica, ha portato inoltre un contributo con le sue idee per soluzioni a vantaggio della comunità. Intellettuale, uomo di cultura e di brillante ironia, era conosciuto anche per la sua passione per l’arte dello scrivere testi, in particolare poesie e sonetti che andavano dal pensiero satirico, a quello critico, al romantico. In molti scritti decantava la sua amata terra, il Gargano, dipingendola di colori e profumi, innalzandola a lembo di territorio selvaggio, mai domato, sempre scalpitante nel suo cuore. Originario di Cagnano Varano, è sempre rimasto legato al suo piccolo borgo affacciato sul lago di Varano, da cui si domina anche lo spettacolo di quella sottile striscia di terra che separa il lago stesso dal mare, e che precede le isole Tremiti. Il “Tramonto sul Gargano”, una delle sue più belle poesie, è la sublimazione dell’amore verso la propria terra di origine.

Sono state spese, con merito e da persone autorevoli, tante bellissime parole per ricordarne la figura professionale e artistica. Accanto a questi ricordi, personalmente conservo memorie legate alla mia infanzia che resteranno indelebili nel mio cuore.  Eravamo una sola famiglia. Io ero compagna di scuola della figlia Lucia, la mia più cara amica-sorella ormai da oltre quarant’anni, mio fratello Pino compagno di scuola del fratello Paolo, attuale apprezzato Maestro e compositore di Pianoforte. Ricordo le grandi tavolate organizzate dalla cara Sig.ra Matilde nella lorobellissima villa di Capoiale, sulle rive del canale che collega il lago al mare. Noi ragazzi gioiosi a giocare nel grande giardino, i tuffi nel canale, l’altalena, l’amaca, le corse, le risate, i brindisi finali dei momenti conviviali e gli immancabili sonetti recitati dal caro Dott. Nicola, sempre brillante, di una genialità unica, di una vivace simpatia e di un coinvolgente buonumore.

Immagini e valori che porterò sempre con me, orgogliosa di aver fatto parte di quel contesto che sento ancora mio. All’intera comunità sanseverese voglio ricordare che siamo stati fortunati nel poter annoverare tra i professionisti di grande spessore una figura di così alta levatura morale e intellettuale. All’intera famiglia, che oggi ha l’onere e l’onore di conservare e custodire il patrimonio artistico e spirituale ereditato, manifesto il mio immutato affetto e la mia sincera vicinanza.

Marina Villani

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