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Dolore laterale all’anca ? Forse soffri di tendinopatia glutea

Scritto da Raffaele Tafanelli

 

 

Un dolore laterale all’anca è spesso causato da tendinopatia glutea, forma particolare di sofferenza tendinea inserzionale (dove il tendine si inserisce sull’osso) che colpisce i tendini dei muscoli piccolo e medio gluteo. Il dolore vivo compare alla pressione del gran trocantere (dove si inseriscono proprio i tendini del medio e piccolo gluteo) e all’abduzione isometrica dell’anca.

E’ una sindrome dolorosa tipicamente femminile (per la particolare conformazione dell’asse bacino- femore che impone forze di trazione e di taglio maggiori sull’inserzione dei tendini) sebbene la diffusione degli sport ad alto impatto articolare come il running o il tennis stiano facendo emergere sempre più pazienti di sesso maschile con questa problematica.

E’ probabile tu possa soffrire di tendinopatia glutea se hai dolore 1. cercando di dormire sul fianco affetto 2. quando cerchi di accavallare la gamba sofferente 3. durante il cammino 4. quando sali e scendi le scale 5. quando spingi un oggetto con la gamba lateralmente 6. quando ruoti l’anca per entrare in auto.

Queste tendinopatie compaiono in modo subdolo con un dolore profondo e diffuso che si protrae per mesi prima di diventare severo, debilitante e motivo di preoccupazione; la causa è spesso da ricercare in un deficit di forza della muscolatura glutea unito ad una particolare morfologia dell’anca (coxa vara) o del bacino. Questa sindrome dolorosa ha una risoluzione totale se viene impostato un appropriato percorso riabilitativo che corregga le condizioni d’innesco della problematica e che preveda particolari esercizi che vadano a limitare gli scompensi di forza nelle attività.

Inutile dirlo, ogni caso clinico ha le sue cause e i suoi fattori aggravanti pertanto non esistono protocolli universali, ma sarà un’attenta valutazione funzionale a suggerire al fisioterapista quali esercizi somministrare (appropriatezza clinica) e in che quantità (volume di lavoro) al fine di irrobustire i tendini, curare gli squilibri e rinforzare i muscoli deficitari prima che i sintomi cronicizzino e la situazione diventi di più complessa gestione.

Altra questione cruciale è l’analisi biomeccanica del cammino e del gesto atletico, una sua correzione può far migliorare significativamente la sintomatologia nelle sindromi da misuse (movimento biomeccanicamente errato) e nelle situazioni in cui si utilizzano calzature non idonee che sovraccaricano la porzione laterale della pianta del piede con ripercussioni ascendenti a carico dell’anca.

Particolare attenzione va infine posta poi ad una buona valutazione differenziale. Il semplice dolore laterale troncanterico può dipendere anche da altri disturbi. Malattie come l’artrosi d’anca, le borsiti e le problematiche alla colonna lombare bassa possono esitare in dolore pertrocanterico (che attraveresa l’area trocanterica) che non ha nulla a che vedere con la tendinopatia glutea e che necessita invece di altre cure.

Ruolo di minore entità rivestono infine i trattamenti antalgici con macchine tipo tecar, laser o ultrasuoni che garantiscono solo un effeto antidolorifico temporaneo ma che non vanno alla radice del problema, posticipando trattamenti basati sulle evidenze scientifiche.

Se presenti uno o più sintomi che ho menzionato e vuoi vederci chiaro sulla tua problematica, scoprendo cause e fattori contribuenti, puoi fissare una prima consulenza e valutazione funzionale al mio studio contattandomi al 328.8354291

Circa l'autore

Raffaele Tafanelli

Fisioterapista di esperienza presso Fisio@RT a San Severo

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